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UMBERTO GALIMBERTI . La bellezza, legge segreta della vita

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LA BELLEZZA, LEGGE SEGRETA DELLA VITA

Il tema della bellezza viene affrontato da Umberto Galimberti, come nel suo stile, con un ritorno alle sorgenti della nostra cultura. Se quella ebraica era una cultura della parola, quella greca era invece una cultura della visione, dominata dal senso della finitudine e della misura. Così anche la bellezza per l’uomo greco antico è ciò che rispetta delle misure, e cioè ha proporzioni calcolabili. Il cristianesimo porterà poi sulla scena un Dio che si fa corpo visibile, dando in questo modo maggior spazio all’immagine e quindi all’arte figurativa. Ma la bellezza è essenzialmente “simbolo”, cioè una dimensione in cui confluisce e si compone il sensibile – ciò che è materiale, che ha a che fare con i sensi, il proprio Io – e il sovrasensibile – un’eccedenza di significato, un’ulteriorità di senso, un rimando a qualcos’altro.
 

ALLENA LO SGUARDO ALLA BELLEZZA

La bellezza è vero, è sempre negli occhi di chi guarda.

La bellezza, intesa come piacere dell’anima nel contemplare e vibrare all’unisono con l’immagine che si palesa davanti agli occhi, ora non solo va ricercata ma va nuovamente ristabilita.


Per riattivare tale connessione che ci rende capaci, non solo di vederla ma di assorbirla completamente, occorre far crescere dentro di noi coltivandolo con costanza e dedizione un profondo desiderio di pace e di amore per ogni essere umano e vivente.


La bellezza è legata stretta stretta a queste due inseparabili condizioni di vita.
Ricercare, creare e far vivere la bellezza è lo scopo principale di ogni creativo, designer, artista, il suo unico dovere nei confronti degli altri esseri umani, l’unico obiettivo da raggiungere per sentirsi in totale armonia con la propria missione creativa.
Ogni volta che ci accingiamo a proporre e divulgare questo è l’unico imperante desidero che cerchiamo di realizzare.

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